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Istat: nel 2021 il 70,8% delle famiglie con la casa di proprietà, il 20,5% in affitto

16/09/2022 Autore: Askanews

Nel 2021, 18,2 milioni di famiglie, pari al 70,8% del totale sono risultate proprietarie dell'abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in affitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono dell'abitazione in usufrutto o a titolo gratuito. Le famiglie proprietarie di un'abitazione e che pagano un mutuo rappresentano, invece, il 12,8% del totale (circa 3,3 milioni di famiglie). E' quanto emerge da un'audizione dell'Istat al ministero del Lavoro, che ha diffuso i dati anche sul tasso di sovraffollamento nelle case italiane.

In corrispondenza, sono 42,7 milioni (72,5%) gli individui che vivono in case di proprietà, 11,8 milioni (20%) vivono in affitto e 4,4 milioni (7,6%) in usufrutto o in uso gratuito. Secondo i dati Eurostat più recenti, relativi all'anno 2020, la percentuale di individui che vivono in affitto o a titolo gratuito, pari in Italia al 24,9%, resta significativamente inferiore a quella media dei Paesi dell'area euro, che si attesta al 34% (30% nella Ue27).

L'affitto è più diffuso tra le famiglie meno abbienti. Nel quinto di famiglie più povero (quelle cioè con un reddito equivalente inferiore al primo quintile), la percentuale di quelle in affitto è pari al 31,8%; tale valore scende al 24,5% nel secondo quinto, rimanendo al di sopra della media nazionale. La percentuale si riduce all'11,3% tra le famiglie più benestanti (quelle che appartengono all'ultimo quinto di reddito equivalente).

A vivere in affitto sono le famiglie di più recente costituzione, il 47,8% delle persone sole con meno di 35 anni e il 39,9% delle giovani coppie senza figli (quando la donna ha meno di 35 anni di età). Percentuali elevate si osservano anche tra le persone sole di 35-64 anni (33,2%), tra le famiglie monogenitore con figli minori (30,8%) e tra quelle con almeno tre minori (33,7%). Vive, infine, in questa condizione il 35,5% delle famiglie in cui il principale percettore di reddito è disoccupato e il 68,5% delle famiglie con stranieri (quota che sale al 73,8% per le famiglie composte da soli stranieri, dove poco più di una famiglia su 10 vive in una casa di proprietà).

Tasso di sovraffollamento nelle case

Le famiglie che vivono in condizione di sovraffollamento in casa sono il 20,2% del totale, con valori particolarmente elevati per le famiglie in affitto (35,6%).  Il tasso di sovraffollamento, spiega l'Istituto di statistica, rappresenta un indicatore di particolare rilevanza nell'analisi della qualità delle condizioni abitative delle famiglie: è definito come la percentuale di famiglie che non dispongono di un numero di stanze adeguato alla loro composizione.

Il tasso di sovraffollamento risulta particolarmente elevato nelle coppie con figli minori (38,3%) e nelle famiglie monogenitore con figli minori (46,3%); nel complesso, quattro famiglie su dieci con almeno un minore vivono in una abitazione sovraffollata (quasi due famiglie su tre quando i minori sono tre o più). Inoltre, una famiglia di stranieri su due vive in tale condizione (48,1%), contro il 17,3% delle famiglie composte da soli italiani.

Differenze marcate si registrano, del resto, in relazione al reddito familiare: tra le famiglie più agiate il tasso di sovraffollamento è pari al 9,6%, un valore circa tre volte più basso di quello osservato nelle famiglie meno abbienti (27,4% il valore per le famiglie del quinto più povero e circa una famiglia su quattro per il secondo quinto). Come già evidenziato in altre occasioni, l'indicatore di spazio insufficiente, espresso dalle famiglie in modo soggettivo durante l'intervista, attenua l'effettivo disagio avvertito dalle famiglie in tema di spazio abitativo: le famiglie che riferiscono un problema di spazio insufficiente sono infatti pari all'8%. In particolare, lo scarto si riduce nelle situazioni di maggiore disagio: solo il 12% delle famiglie del primo quinto lamenta insufficienza di spazi.

Occorre comunque considerare che il tasso di sovraffollamento osservato in Italia, misurato sul numero degli individui, è superiore a quello medio dell'Ue. Nel 2020, la percentuale di individui che non dispongono di un numero di stanze adeguato alla composizione della famiglia è infatti pari al 26,1% nel nostro Paese, rispetto al 17,5% dell'Ue27 e al 13,3% dell'area euro.

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